Sin dal periodo medievale, San Michele all’Adige è stato un punto di sosta per i numerosi viaggiatori che attraversavano la Piana Rotaliana Königsberg, “il più bel giardino vitato d’Europa” che abbraccia diverse identità, dall’arte al vino. Questo luogo si trova nella Valle dell’Adige, a metà strada tra Trento e Bolzano.
La Piana Rotaliana Königsberg è un’affascinante fusione tra cultura ed enogastronomia, da esplorare seguendo il lento flusso del fiume Adige che la attraversa.
Il territorio
Il respiro di una valle
LA PIANA ROTALIANA E SAN MICHELE ALL'ADIGE
il giardino vitato
LA PIANA ROTALIANA
Nel corso dei secoli, il territorio della Piana Rotaliana Königsberg è diventato un punto di incontro cruciale tra l’area mediterranea e quella germanica, grazie alla sua posizione di confine e al passaggio delle principali rotte di comunicazione, generando una ricca miscela di culture.
La piana è caratterizzata da una notevole diversità paesaggistica, che abbraccia una vasta gamma di tratti distintivi: le soleggiate vigne attraversate da corsi d’acqua e abbracciate da ripide pareti rocciose; le dolci colline che si affacciano sul fiume Adige e scendono gradualmente verso la valle; i campi coltivati con grande maestria attraversati da sentieri pianeggianti; i panorami mozzafiato sulla valle dell’Adige che si possono ammirare dalle cime delle montagne; e una varietà di palazzi nobili e chiese che arricchiscono il paesaggio circostante.
La Piana Rotaliana Königsberg rappresenta un’armoniosa fusione di cultura ed enogastronomia, da scoprire seguendo il tranquillo ritmo del fiume che la attraversa.
SAN MICHELE ALL'ADIGE
Fin dall’epoca medioevale San Michele all’Adige è stata una tappa fondamentale per i tanti viandanti che passavano per la Piana Rotaliana Königsberg.
Il complesso monumentale della chiesa di S. Michele Arcangelo, è uno dei più significativi esempi di arte barocca della regione.
A fianco del complesso si trova l’Istituto Agrario di San Michele – Fondazione Edmund Mach, centro di eccellenza per la ricerca, la formazione e la divulgazione della viticoltura.
Unita all’indiscussa risonanza enologica internazionale dell’Istituto Agrario, troviamo anche l’Istituto per la Tecnologia del legno, facente capo al CNR e oggi aggregato nell’Invalsa, dove si sperimentano le più sofisticate tecnologie per l’utilizzo e la lavorazione dei legni.
Poco distante dall’abitato Faedo si erge il Castello di Monreale (detto anche di Königsberg), testimonianza del potere germanico, un tempo qui insediato, che controllava la valle sottostante.